Sequel del fortunato spinoff di The Conjuring – L’Evocazione, Annabelle 2riprende il tema spiegazzato della bambola posseduta, con un approccio classico ma spaventosamente efficace. Da pelle d’oca.
Dopo che il loro istituto è andato distrutto, un innocente gruppetto di orfanelle, accompagnato da sorella Charlotte (Stephanie Sigman), viene accolto nell’imponente casa coloniale di un fabbricante di bambole e sua moglie, Samuel ed Esther Mullins (Anthony LaPaglia e Miranda Otto). Entusiaste di abitare in un “castello” grande come quello delle favole, le bambine si precipitano di sopra a esplorare la nuova camera, arredata con tocco romantico e femminile, occupata dai lettini allineati in ferro battuto e tanti giocattoli. Mentre continua a curiosare in giro, una di loro si imbatte in un’invitante porta chiusa a chiave, che il padrone di casa si raccomanda di non varcare. Strani episodi si verificano nel cuore della notte, circostanze misteriose che rimandano alla tragica morte della figlia dei proprietari. Il suono di un giradischi e altri rumori sinistri provengono dalla stanza proibita, e una forza oscura e maligna inizia ad aggirarsi per la casa prendendo di mira le bambine. Quando è chiaro che i loro ospiti giustificano e coprono le azioni della bambola, le giovani vittime si stringono intorno all’istitutrice e iniziano a dire le loro preghiere.
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