Grandangolo

Condividi con gli amici

IL RISVEGLIO DEI DANNATI (su “La ballata dell’amore e dell’odio” di De La Iglesia)

IL RISVEGLIO DEI DANNATI (su “La ballata dell’amore e dell’odio” di De La Iglesia)

Can che abbaia non morde, è vero. Ma mai svegliare il can che dorme, e questo è ancor più sacrosanto. No, state sereni, non è la solita pubblicità progresso che punta sulla sensibilizzazione cinofila. È solo… una metafora. E persino il cinema ci ha mostrato, per via dei suoi precedenti tematici e narrativi, che è da incoscienti scherzare col fuoco apparentemente spento con atteggiamento oltranzista. Abusare dell’apparente predisposizione di un individuo al patimento è quanto mai pericoloso insomma. Niente di nuovo sotto il sole, per carità....

leggi tutto

LA DIMORA DEL GENERE

LA DIMORA DEL GENERE

Si dia al cinema quel che è del cinema. Senza fronzoli o sperequazioni varie. Perché, tacciata com’è di essere la forma di arte più infima che ci sia (e ammesso che sia arte, onestamente), per lo meno le si consegni ciò che più rientra nel suo diretto dominio. Migliaia di volte sentiamo dire (e non si necessita di attestati di un qualche centro sperimentale di cinematografia per capirlo) che certi film vanno visti al cinema, solo lì, per apprezzarne la totale integrità formale. Niente di più vero. Poi c’è altro, c’è del cinema che, dall’alto...

leggi tutto

NON DI SOLO CALCIO…!

NON DI SOLO CALCIO…!

Trampolino. Da cui rimbalzare per piombare altrove. Passando da un argomento all’altro come fossero noccioline. Ma con molta cautela, naturalmente! Cinema, in fin dei conti e pragmaticamente, vuol dire anche questo. Creare precedenti tematici da sciorinare e tirar fuori quando serve, se serve. Per parlare d’altro, non necessariamente di cinema stesso. Di religione, perché no. Di politica, sempre. Di etica, magari. Di morale, delicatamente. Di calcio, sicuro! Avevo due desideri fino a poco tempo fa. Uno era quello di vedere un film diretto da...

leggi tutto

LA VERITA’ TI FA MALE! (su “Maps to the stars” di Cronenberg)

LA VERITA’ TI FA MALE! (su “Maps to the stars” di Cronenberg)

Agghiacciante. Credo che l’aggettivo che più a questo film si addice sia proprio questo. Raggelante in un finale che sembra principio di nulla, apocalisse di tutto. Niente spazio per misericordiosi giudizi divini ed eventualità di approdi in regni lontani e salvifici. Dio, stando alle suggestioni finali del film, sembra aver invertito la rotta, aggiustando e revisionando coscienziosamente i suoi piani. L’uomo ha perso la sua bussola, sembra navigare a vista alle volte di un illusorio ed effimero successo professionale. Dunque punibile; come...

leggi tutto

L’ULTIMA TENTAZIONE DI QUENTIN (su “Grindhouse” di Tarantino)

L’ULTIMA TENTAZIONE DI QUENTIN (su “Grindhouse” di Tarantino)

“Peggiu dell’irricanuscenza c’è sulu ‘a ‘ppatenza” – Cultura popolare Sembrano non sbagliare mai gli antichi. Manco la fame è così lacerante come l’ingratitudine. Perché per quanto qualcosa sia realizzata gratuitamente vale pur sempre la formula del “buon rendere”. Ma il cinema e la sua storia più o meno recente non possono rivendicare da sé, nei confronti di registi e produttori, una qualche riconoscenza. È obbligo morale di chi il cinema lo ha portato avanti per anni come fortunata professione sottoporre alla nostra attenzione una...

leggi tutto

BISBETICI DOPATI VOL.3, COSMOPOLIS

BISBETICI DOPATI VOL.3, COSMOPOLIS

Temerarietà, strafottenza, pugno duro. Quanti registi vorremmo avessero queste qualità! Senza mezzi termini, fustigatori e critici sino all’insofferenza. Tanto da divenire un peso sullo stomaco, da essere palesemente impopolari. Lo è Scorsese naturalmente, come già detto nel precedente capitolo. Tuttavia quest’ultimo riesce ad essere “pop” almeno nello stile, nella messinscena e nel linguaggio. Sceneggiature deliziose e sopra le righe corroborano regie magistrali. Ma esistono poi registi alieni, che comunicano ancor più criticamente, per...

leggi tutto

BISBETICI DOPATI VOL.2, THE WOLF OF WALL STREET

BISBETICI DOPATI VOL.2, THE WOLF OF WALL STREET

Approcci. Il cinema è solo questione di prospettive e approcci. E magari, dunque, svariate visioni del mondo. Tutto il resto non è costituito da altro se non da implicazioni successive. Non tanto ciò che si vuol comunicare quanto piuttosto come la si comunica rappresenta la discriminante tra le varie opere cinematografiche che trattano identiche tematiche. E il Male, si sa, è molto più arduo descriverlo. Perché è così lucidamente sfaccettato, così razionalmente ricco di spigolature che merita ed esige differenti approcci narrativi per tentare...

leggi tutto

BORN IN THE U.S.A. (su “300″ di Snyder)

BORN IN THE U.S.A. (su “300″ di Snyder)

Eccessivo relativismo etico-morale. Lassismo bello e buono. Gratuita indulgenza. Ecco il trittico della rovina del mondo della critica cinematografica. Certo, è pur sempre vero che ci sono livelli e livelli di critica. Ma molto spesso si sottovalutano situazioni che andrebbero maggiormente e più criticamente studiate. Sospendiamone il giudizio perlomeno. Perché film che sembrano non essere minimamente “impegnati” non vengono sufficientemente sezionati e analizzati, così da permettere addirittura che serpeggino all’interno di quella giungla...

leggi tutto

BISBETICI DOPATI VOL.1, IL CAPITALE UMANO

BISBETICI DOPATI VOL.1, IL CAPITALE UMANO

Bund, bot, btp, cct, mib, bull, cac, il “vintage” bond e la new entry spread. La repubblicana logica del “divide et impera” si sgretola di fronte alla dinamica dell’”ipnotizza et impera”, più mediaticamente efficace, più democratica. Persino le strategie del terrore divengono piani di imbambolamento manipolatorio quando la sempre più astuta democrazia occidentale affina le sue tecniche con lo scopo di plasmare cittadini modello. Il tutto attraverso quella Invasione degli ultracorpi che ci viene somministrata come un doping almeno...

leggi tutto

LA “FRESCHEZZA” DI NARCISO (sul cinema di Sorrentino)

LA “FRESCHEZZA” DI NARCISO (sul cinema di Sorrentino)

“Quant’ so’ brav’, quant’ so’ bel’”, sembra voler sbraitare sul red carpet dei Golden Globes ai quattro venti, da buon napoletano mattacchione qual è. E il suo imperturbabile aspetto, nonostante sembri che abbia raggiunto la totale atarassia, cela difatti la sua consapevolezza di essere (stato, aggiungiamo) il miglior regista al mondo. O almeno il più virtuoso della camera da presa. Avete presente quei falconieri che, unici al mondo, maneggiano rapaci come fossero peluche? O quelle ostetriche che osserviamo con invidia mentre si destreggiano...

leggi tutto